La secolarizzazione pone la teologia cristiana di fronte a un duplice compito: ripensare la propria concezione della verità; rinnovare il proprio linguaggio, in modo che esso non parli più delle formule della fede, ma parli alle persone in cerca della fede. La teologia cristiana può così entrare in dialogo culturale con il relativismo dell’uomo secolarizzato, a cui propone una nuova antropologia di tipo relazionale: essa va incontro alle istanze di autenticità esistenziale, di ricerca del senso e di responsabilità etica dell’umanità che vive nell’era scientifico-tecnologica; e apre alla speranza di un messianismo umanista, in cui l’umanità – insieme a ogni altro vivente – è parte attiva della creazione e della redenzione divina.
(autore: Paolo Boschini)
Indice del n. 57 (1/2025)
