Nell’evoluzione del pensiero di Theobald l’analisi critica del corpus degli scritti conciliari occupa un posto centrale. L’articolo si focalizza sui principali snodi dell’interpretazione del Vaticano II, mettendo in risalto la radice (il superamento del cosiddetto «paradigma dogmatico» e il pluralismo culturale quale punto di partenza per una nuova fase di recezione), le fonti di ispirazione per l’elaborazione di un’interpretazione teologico-sistematica (l’applicazione del modello di articolazione critica e la «grammatica generativa» di N. Chomsky) e la direzione (la «pastoralità» come continuo processo di apprendimento da parte della Chiesa). La metodologia del «reinquadramento» favorisce una nuova chiave interpretativa, che può essere definita come «stilistico-messianica», aperta al riconoscimento delle tracce del regno misteriosamente presente e operante nel mondo e nella storia dell’umanità.
(autore: Stefano Didonè)
Indice del n. 54 (2/2023)