L’articolo tratta il pensiero sulla creazione, e in modo particolare la relazione tra esseri umani e animali, nell’opera del biblista ebreo e cristiano Paolo De Benedetti (1927-2016). Dopo una breve sintesi della sua vita, vengono riassunte le questioni fondamentali al centro del suo lavoro: l’interpretazione rabbinica della Torah, l’infinità dei suoi sensi e la questione della sofferenza nel mondo. Secondo De Benedetti, la teologia e la cultura cristiane mostrano una considerevole mancanza di attenzione al problema degli animali non umani. Tuttavia la stessa Scrittura e la tradizione ebraica offrono preziose risorse per superare questa storica mancanza. La Bibbia ebraica e la sua interpretazione rabbinica affermano la fondamentale unità della vita all’interno della creazione di Dio e il dovere umano di cura nei riguardi degli animali. Anche la speranza escatologica dovrebbe essere estesa a tutti gli esseri viventi. L’autore sostiene, in conclusione, la piena rilevanza di questi temi per le questioni centrali della teologia: lo stesso essere umano e Dio creatore.
(autore: Giuseppe Ferrari)
Indice del n. 53 (1/2023)