L’articolo offre una rilettura del Documento di Abu Dhabi dal punto di vista della lingua araba, assunta come una delle lingue originali del testo. Parole-chiave come khalq (creazione), akhlaq (etica) e muwatana (cittadinanza) sono analizzate per ipotizzare l’orizzonte culturale nel quale il lettore arabo (non solo musulmano quindi) potrebbe collocare i contenuti del testo. Si propone in tal senso di leggerlo nella linea del movimento arabo di rinascita (nahda) e come rilancio delle migliori speranze delle «primavere arabe».
(autore: Ignazio De Francesco)