Aprendo il concilio Vaticano II, Giovanni XXIII dichiarò solennemente che la Chiesa preferiva da quel momento in poi «far uso della medicina della misericordia piuttosto che della severità». Si trattava di un’affermazione apparentemente modesta, ma che invece rompeva con una lunga tradizione che vedeva l’autorità ecclesiastica impegnata nel ricorso costante della condanna quale sanzione per gli errori diffusi nel mondo moderno. La scelta di papa Roncalli rappresentava dunque una novità dirompente: il Vaticano II non avrebbe dovuto esaurirsi nella reiterazione di un magistero già solennemente espresso, ma doveva impegnarsi a trovare gli strumenti e il linguaggio più adatti all’epoca presente per proseguire il cammino di evangelizzazione della Chiesa.
(autore: Enrico Galavotti)