In questa seconda parte del suo studio (la prima è apparsa nel n. 14 di RTE) l’autore svolge una riflessione personale a partire dalla formula islamica Allahu akbar «Dio è il più grande» mostrando che per il cristiano, a motivo dell’incarnazione, è vero anche l’esatto contrario, «Dio si è fatto il più piccolo». Mostra quindi che c’è un’attitudine islamica alla conquista del potere, mentre invece per i cristiani che vivono in contesto musulmano, testimoniare Cristo incarnato e crocifisso non significa remissività. Inoltre egli precisa che uno sguardo cristocentrico non significa rinnegamento e dispregio delle altre esperienze religiose, bensì – facendo un confronto con il pensiero di Khomeiny – annunzio di vera liberazione da ogni ŝarīah e di una vera figliolanza nei confronti di Dio e di una vera fraternità. La missione dei cristiani che vivono in ambiente islamico è proprio l’annuncio di questo messaggio evangelico.

(Autore: Samir Khalil Samir)

Indice del n.17 (I/2005)