Intento dell’articolo è offrire alcune valutazioni etiche in merito all’attualissima e complessa questione delle biotecnologie applicate al campo della fecondazione umana. L’espressione «tecnologie riproduttive» viene preferita rispetto ad altre forse più comuni (ad esempio «procreazione medicalmente) assistita» o «fecondazione artificiale»), perché meno imprecisa o ambigua. L’argomento viene sviluppato secondo tre direttrici fondamentali, mutuate dall’Istruzione Donum vitae della S. Congregazione per la Dottrina della Fede su Il rispetto della vita umana nascente e la dignità della procreazione, del 22/02/1987, e che costituiscono altrettanti capisaldi fondamentali per una valutazione etica personalistica: il rispetto per la vita e la dignità umana dell’embrione; la necessità per una procreazione veramente umana di un contesto coniugale; il nesso inscindibile tra procreazione ed atto coniugale. Per ciascuno di questi punti viene sviluppata una certa casistica, cercando tuttavia di adoperare un linguaggio semplice, accessibile anche ai «non addetti ai lavori». Per ragioni di spazio, si tralascia nell’articolo la questione della clonazione.

(Autore: Massimo Cassani)

Indice del n.18 (II/2005)