Il contributo proviene da una studiosa tomista animata da due esigenze: il confronto con il pensiero filosofico contemporaneo ed un ritorno creativo al pensiero di S. Tommaso d’Aquino. Lo studio intende evidenziare l’emergenza dell’autonomia della riflessione sul male e sulla malattia rispetto alla questione teologica del valore salvifico della croce di Cristo (cf. «Fides et Ratio» n. 23). Sebbene quasi inesplorato in filosofia, il problema della ‘malattia’ sta emergendo rispetto al problema generale del ‘male’, almeno a due livelli: sul piano medico, in quanto lo sviluppo della bioetica porta la filosofia a confronto con questioni terapeutiche (come l’accanimento e l’eutanasia); sul piano esistenziale, antropologico ed etico, in quanto l’idea di malattia diventa espressione significativa della vicenda umana. È in particolare grazie alla filosofia ermeneutica che il concetto di malattia sta acquisendo un valore teoretico. In Nietzsche tale valore, scaturito dall’esperienza stessa della malattia da lui vissuta, mostra una notevole capacità provocatoria anche nei confronti della ‘filosofia cristiana’: è questa la pista seguita dal saggio, che offre un’immagine quasi inedita del grande pensatore tedesco.

(Autore: Alfreda Manzi)

Indice del n.18 (II/2005)