La teologia di J. Ratzinger, pur incentrata su contenuti specifici della fede cristiana, ha da sempre anche insistito sull’importanza della ragione e sulla irrinunciabilità della filosofia: anche dalla sua elezione a papa, il teologo dell’Agape continua a essere il filosofo della ratio. Perché? Rispondendo a questa domanda, l’articolo mette in evidenza il carattere essenzialmente cristologico-antropologico dei richiami di Benedetto XVI sulla natura e ruolo della ragione, manifestando così la propria continuità con il Vaticano II e con la Fides et ratio, di cui ricorre quest’anno il decimo anniversario della pubblicazione.
(Autore: Giorgio Sgubbi)