L’articolo si propone come una densissima sintesi nella quale l’autore preso atto della netta dicotomia tra lex orandi e lex credendi che caratterizza la vita della primitiva comunità cristiana, traccia il percorso che, tra secondo e terzo secolo, conduce i primi pensatori all’affermazione dell’identità personale e relazionale dello Spirito, oltre che al riconoscimento della sua funzione soteriologica e cosmologica. L’itinerario, dalle prime e rudimentali riflessioni sullo Spirito inteso in senso femminilizzante nell’apocrifo Vangelo degli ebrei e nelle speculazioni gnostiche, passa poi a considerare in forma molto rigorosa il pensiero dei dottori più noti, sottolineando da un lato il contributo prezioso di Tertulliano, ma anche gli esiti contradditori, conseguenti alla sua adesione alla Nuova Profezia di Montano. L’articolo si conclude individuando nell’apporto degli alessandrini e di Origene in particolare la svolta decisiva della teologia cattolica, i cui effetti si sarebbero avvertiti comunque nella seconda metà del IV secolo.

(Autore: Manlio Simonetti)

Indice del n.31 (I/2012)