Estrinsecismo e dottrinalismo costituiscono i limiti di una tradizione apologetica e sistematica ispirata a un modello teorico che nella razionalità storico-ermeneutica temeva una deriva immanentista e relativistica. L’istanza veritativa del dogma assegna alla teologia il compito di mettere a tema le condizioni di universale accessibilità della rivelazione cristologica di Dio compresa nella forma storico-singolare della sua realizzazione. Per svolgere una teoria della fede coerente al principio cristologico della rivelazione il sapere teologico deve lasciarsi istruire da una teoria della Scrittura, la quale attesta una verità al cui significato escatologico il medio antropologico è essenziale.
(Autore: Massimo Epis)