L’articolo commenta un testo di Giuseppe Dossetti della fine del 1965, in cui l’autore rilegge la Sacrosantum concilium per i membri del Centro di documentazione di Bologna e della sua giovane comunità religiosa. Tale lettura, avvenuta nell’immediato postconcilio, testimonia l’articolata riflessione di uno dei collaboratori più stretti del cardinale Giacomo Lercaro, che del rinnovamento liturgico del Vaticano II è stato uno degli attori più convinti, profondi, ed efficaci. L’ecclesiologia complessiva del Vaticano II, nella valutazione di Dossetti, è un’ecclesiologia di matrice eucaristica che, senza cadere nei possibili cortocircuiti di una visione esclusivamente eucaristica e liturgica, nondimeno offre alcuni strumenti per ripensare la Chiesa e per aiutare una migliore individuazione delle riforme ancora oggi necessarie per la sua vita. Tra esse si possono ricordare una più efficace e approfondita iniziazione liturgica ed ecclesiologica ed un effettivo impulso al cambiamento di diverse strutture – interiori ed esteriori – ecclesiali, che non sembrano più corrispondenti ad una comprensione essenzialmente sacramentale della Chiesa.

(Autori: Fabrizio Mandreoli – Luca Daolio)

Indice del n.34 (II/2013)