Il Convegno annuale della Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna, per l’anno accademico 2009-2010, si è celebrato il giorno mercoledì 2 dicembre 2009 presso l’Aula magna della FTER in piazzale G. Bacchelli, 4 a Bologna, organizzato dal Dipartimento di Teologia dell’Evangelizzazione. Il dialogo ecumenico e interreligioso in Emilia-Romagna. Analisi e prospettive: questo il tema del solenne atto accademico. Dopo la riflessione sugli apporti delle Chiese dell’Emilia-Romagna al Vaticano II e sulla ricezione del concilio nella nostra regione (Convegno del 2006), il Dipartimento di Teologia dell’Evangelizzazione ha scelto di restare nel solco del magistero conciliare, facendo oggetto della propria ricerca uno degli aspetti più caratterizzanti del Vaticano II e precisamente la dimensione del dialogo, sul doppio versante del rapporto con le altre confessioni cristiane e di quello con le altre religioni.
Il Convegno si è articolato in due interventi più corposi la mattina (Amato e Terrin), seguiti da cinque comunicazioni più brevi il pomeriggio (Tagliaferri, Colozzi, Lucà Trombetta, Castellucci e Ambrosio). Le due parti hanno presentato caratteristiche diverse e complementari: a una sessione di taglio generale e introduttivo (in mattinata) ne è seguita una specificamente incentrata sulla situazione in Emilia-Romagna (nel dopo pranzo).
Dopo un momento inaugurale (saluto del preside della FTER p. Guido Bendinelli e del Gran Cancelliere della Facoltà sua eminenza il cardinal Carlo Caffarra), la sessione mattutina è stata occupata da due relazioni, di taglio rispettivamente teologico e antropologico, che hanno delineato il quadro di riferimento generale per affrontare il tema del dialogo in campo religioso. Sua eccellenza mons. Angelo Amato, prefetto della Congregazione vaticana per le cause dei santi, ha esposto la posizione del magistero cattolico a proposito del dialogo nella sua declinazione ecumenica e interreligiosa, all’interno dell’attuale – problematico – contesto culturale. Il prof. Aldo Natale Terrin (docente di Antropologia e di Storia delle religioni presso l’Università cattolica di Milano e l’Istituto padovano di Liturgia pastorale «S. Giustina») ha successivamente offerto una relazione in chiave di antropologia culturale dal titolo: «Tracce di convergenza nel Sacro della cultura multireligiosa». Ciascuno dei due interventi ha presentato tratti molto marcati: nella linea di come il dialogo debba svolgersi a partire da una precisa definizione delle identità in gioco il primo, nella prospettiva di una sottolineatura degli elementi che accomunano le molteplici manifestazioni religiose nelle società postmoderne il secondo. L’una e l’altra relazione sono state seguite da un momento di dibattito in aula con numerosi interventi da parte dei partecipanti.
È stata la sessione pomeridiana ad analizzare la situazione in Emilia-Romagna e a offrire prospettive di lettura sociologiche, teologiche e pastorali in merito al dialogo ecumenico e interreligioso nella nostra regione. Il direttore del Dipartimento di Teologia dell’Evangelizzazione, il prof. Maurizio Tagliaferri, ha introdotto la serie degli interventi presentando ragioni e metodo della ricerca che ha preparato il Convegno, sulle religioni in Emilia-Romagna, condotta in collaborazione col Gruppo di Ricerca interdisciplinare sulle sette (GRIS). Due professori dell’Alma mater studiorum di Bologna, il prof. Ivo Colozzi (docente di Sociologia e di Teorie e metodi della programmazione sociale presso la Facoltà di Scienze politiche) e il prof. Giuseppe Lucà Trombetta (docente di Sociologia delle religioni e di Problematiche sociali delle diversità culturali e religiose presso la Facoltà di Scienze della formazione) hanno offerto due letture di taglio sociologico dei dati emersi dalla suddetta ricerca, condotta nella forma di interviste ai responsabili delle diverse comunità religiose presenti sul territorio regionale. Il primo ha incentrato la sua analisi sugli orientamenti espressi dai diversi leaders religiosi in merito al dialogo, il secondo sull’atteggiamento più o meno propenso al dialogo dei gruppi religiosi in cui è presente una componente maggioritaria (o esclusiva) di immigrati. Dopo una breve pausa, due relazioni di taglio teologico hanno completato il quadro degli interventi. Don Erio Castellucci, docente di Teologia sistematica presso la FTER, ha tratteggiato – sulla base dei dati emersi dall’indagine – il profilo dei diversi modelli teorico-pratici di dialogo interreligioso soggiacenti alle dichiarazioni dei leaders religiosi intervistati. Il vescovo di Piacenza-Bobbio mons. Gianni Ambrosio, sociologo di formazione e a lungo docente di Teologia pastorale, ha infine riflettuto sugli aspetti teologico-pastorali del dialogo sul versante del rapporto con le religioni non cristiane.
La pubblicazione degli atti del Convegno è prevista entro il 2010. Il volume metterà a disposizione, oltre ai testi degli interventi, anche la documentazione raccolta nel corso dell’indagine che ha preparato il Convegno.

(Autore: Maurizio Marcheselli – Vicepreside della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna)

Indice del numero 27 (I/2010)