Nel presente lavoro, attraverso una lettura ragionata della legislazione nazionale attuale e in predisposizione, nonché della normativa confessionale della Chiesa cattolica, si è cercata una pedagogia della morte e dei suoi riti che accomuni Chiesa e Stato nell’affrontare l’allarmante verità della morte e la sua possibile consolante interpretazione. Tra i vari istituti esaminati dall’Autore, il focus è puntato sulla pratica della cremazione attraverso i suoi aspetti più problematici: l’affievolimento delle formalità amministrative, la possibilità dell’affido familiare dell’urna cineraria e l’ipotesi della dispersione in natura delle ceneri. La prospettiva confessionale, poi, partendo dal ripensamento con cui Paolo VI ebbe a modificare talune norme con cui la Chiesa vietava la cremazione, giunge all’attuale consapevolezza che, in assenza di un nuovo formulario delle esequie dedicato alla cremazione, i riti vengano officiati solo in presenza del feretro e non delle sue ceneri.

(Autore: Gabriele Strada)

Indice del n.28 (II/2010)