L’articolo si basa sulle – ottime – ricostruzioni storiche di Giampiero Forcesi e Giovanni Turbanti dell’immediata recezione del concilio Vaticano II nella diocesi di Bologna. A partire da queste si cerca di enucleare alcune delle istanze teologiche ed ecclesiologiche di quell’iniziale processo di riforma della Chiesa locale bolognese. Tali istanze sono importanti. Si tratta, ad esempio, della dimensione sinodale della vita della Chiesa, dell’importanza teologica e storica della Chiesa radunata in un luogo, della fondamentale dimensione battesimale ed eucaristica dell’identità ecclesiale, del ruolo del ministero ordinato all’interno del popolo di Dio, della consapevolezza del bisogno di riforma spirituale ed istituzionale, dell’importanza di un volto ecclesiale evangelico e purificato dalle tentazioni del potere. Le questioni poste a tema in quegli anni sono molte e risultano significative non solo per una ricostruzione storico-teologica della prima ricezione del Vaticano II, ma anche per illuminare e incoraggiare il processo di ricezione conciliare tuttora in corso nelle nostre Chiese.

(autore: Fabrizio Mandreoli)

Indice del n.30 (II/2011)